Destination
Arcipelago di quaranta isole coralline dell'Oceano Atlantico, a un'ora e mezzo di volo da Miami, non ha ancora conosciuto il turismo di massa. Forse anche per questo è un luogo di grande suggestione. Ad aumentarne il fascino la leggenda narra che Cristoforo Colombo, quando giunse nel «Nuovo Mondo», mise piede per la prima volta proprio su una di queste isole, che divenne successivamente rifugio di pirati e contrabbandieri.
Turks and Caicos è un'oasi incontaminata. Il mare, trasparente, si colora delle nuance vivaci di pesci tropicali che, curiosi, si spingono rincorrendosi fino a riva. Le spiagge sono bianchissime, candide come borotalco e la vegetazione che ne definisce il perimetro è rigogliosa, a tratti selvaggia. I pochi rumori che si sentono mentre ci si rilassa sotto gli ombrelloni di paglia sono lo sciabordio delle onde che si infrangono a riva e lo sbatter d’ali delle sterne durante le loro evoluzioni in volo.
Delle quaranta isole che compongono l'arcipelago di Turks and Caicos solo alcune sono effettivamente abitate: Grand Turks e Salt Cay nelle Turks, Pine Cay, South Caicos, East Caicos, Middle Caicos, North Caicos, West Caicos e Providenciales nelle Caicos. Proprio a Providenciales, precisamente sulla Grace Bay che si è aggiudicata la medaglia d'oro come spiaggia più bella al mondo.
Le attività che si posso fare sono tante e diverse fra loro. A partire dal Turtle Reef Adventure, tour durante il quale, viaggiando su un semi-sottomarino (un'imbarcazione dal fondale trasparente) si attraversa la barriera corallina destreggiandosi tra tartarughe, razze, pesci chirurgo e mille altri pesci caraibici. Chi invece non teme incontri ravvicinati con gli abitanti di questi bellissimi fondali marini può raggiungere il reef al largo di Grace Bay in catamarano e dopo avere indossato maschera, pinne e boccaglio tuffarsi in un mondo tutto da scoprire, si ha anche la possibilità di scoprire Little Water Cay, meglio conosciuta come l'Isola delle Iguane.