Western Adventure

John Muir il naturalista che scoprì questo splendido parco, scrisse che qui si trovano i "ruscelli più musicali del mondo", le più nobili foreste, le più elevate cupole di granito, le voragini con le più profonde sculture di ghiaccio.

Oltre tre milioni di turisti, visitano lo Yosemite National Park durante l'anno e, molti, sono d'accordo con J. Muir.

Il Parco è un immenso spettacolo di vette e cime a cupola, scolpite dagli elementi atmosferici, boschi di gigantesche sequoia, foreste di pini, prati ricchi di fiori, strade e sentieri panoramici. In un'area di circa 3 km. quadrati, armoniosamente si inseguono e si integrano, prati alpini, laghi, campi di neve, sentieri, ruscelli e spiagge sul fiume.

Numerose varietà di animali selvatici, infinite varietà di uccelli e un gran numero di magnifiche cascate,queste ultime, specialmente in primavera e in prima estate.

Le cupole di granito dello Yosemite sono uniche per numero e grandiosità.

Cosa vedere? La Yosemite Valley, una delle visioni più spettacolari: la roccia chiamata El Capitain ( 2307 m.); la Bridalveil Fall ( la cascata chiamata 'il velo della sposa); I Sequoia giganti, nella vicina Mariposa Grove, il gigante Grizzly che si stima vecchio di circa 2700 anni (alto 64 metri, e 11 metri di diametro alla base). Glacier Point, che offre uno dei più suggestivi spettacoli naturali del parco.

Il Visitor Center, nella Yosemite Valley, esibisce, più volte al giorno, un programma orientativo di diapositive sul parco e le sue bellezze.

Il Bryce Canyon National Park, è il magnifico parco nazionale dello Stato dello Utah. "Torri" e "castelli" di pietra calcarea narrano l'incessante opera di erosione delle acque che, nel corso di migliaia di anni, è riuscita a modificare gli aspri contorni di questo spettacolare 'canyon'. Qui, gli elementi atmosferici, hanno modellato gigantesche architetture di pietra e hanno scavato formazioni geologiche di aspetto assolutamente insolito, come quella denominata "La Città Silenziosa". Tredici punti d' osservazione, dislocati strategicamente lungo il bordo del 'canyon', permettono di contemplare questo parco davvero unico; fra tutti segnaliamo il "Bryce Point", che offre una magnifica vista del cosiddetto: "Anfiteatro di Bryce" a forma di conchiglia.

Il Centro Visitatori del parco, è a disposizione dei turisti e fornisce mappe e materiale illustrativo vario. Con l'ausilio del Centro si possono organizzare escursioni guidate, a piedi, ( vi sono oltre 97 chilometri di sentieri) o a cavallo.

Il primo tentativo di insediamento in questa valle fu fatto nel 1855 ma fu contrastato dagli Indiani per oltre 25 anni. Sul fiume Colorado, ai piedi delle rocce rosse e delle Montagne La Salle, che si elevano al cielo, Moab è una delle aree più panoramiche dello Stato. Città agricola e sonnolenta fino alla fine della seconda guerra mondiale, la scoperta e la produzione dell'uranio ne hanno provocato il 'boom'.

Turismo, petrolio, sviluppo della produzione di potassio e produzione cinematografica, hanno vivacizzato l'esistenza della comunità residente.

Moab è l’ideale punto di partenza per la visita dell’ Arches National Park- un deserto di selvaggia bellezza e ne contempo un giardino scolpito della natura, in cui la maggiore concentrazione del mondo di archi naturali si sposa con altre stravaganti formazioni dovute a fenomeni naturali che nel cosros dei secoli hanno dato vita ad un incredibile scenario, facendo di Arches un posto davvero unico.Per arrivare, prendere la Hwy 191 N. Dopo quaòche miglio girate a destra e proseguite lungo la stretta strada chiamata Scenic Drive che si snoda per circa 30 km attraverso tutto il parco.

In questa ampia vallata di terra e di sabbia rossa si ergono decine di "mesas", grandi formazioni rocciose dalle pareti verticali e dalla cima piatta e imponenti monoliti soprannominati "le cattedrali del deserto". Ancora oggi la zona è abitata da tribù di indiani Navajo. Particolarmente suggestive le ore del tramonto e le prime ore dell'alba; l'insieme si propone come uno scenario indimenticabile: i grandi monoliti assumono colori incredibili e spettacolari.

I visitatori godranno, qui, momenti di grande emozione.

ia vallata di terra e di sabbia rossa si ergono decine di "mesas", grandi formazioni rocciose.

Prosperoso sobborgo di Phoenix, capitale dell'Arizona, è zona residenziale e popolare centro di "resorts".

E' una cittα del West ricostruita, con un'atmosfera di frontiera e dove si svolgono spettacolari battaglie tra Cow -boy, Saloons, ecc.

Inoltre esiste la possibilitα di eccellente shopping, ed una grande varietà di ristoranti di ottima cucina West America tipica.

Scottsdale, nota anche per la sua caratteristica Old Town, nella quale si può vagare senza meta, immergendosi in una coinvolgente e pittoresca atmosfera western: negozi di souvenir a tema, edifici ricostruiti in stile primo-novecentesco, bizzarri tizi con il cappellone a tesa larga che passeggiano sui ballatoi in legno, statue di indiani e cowboy a cavallo, qualche inquietante teschio di animale appeso sulla facciata di ristoranti, saloon e ranch dove fare il rodeo su tori meccanici…

Da quando, negli anni Trenta, alcuni divi del cinema come Bob Hope e Frank Sinatra scelsero questo villaggio del deserto ai piedi delle San Jacinto Mountains come loro residenza, ebbe inizio la sua irresistibile ascesa a elegante centro termale.

Del resto, già gli antichi abitanti della zona, gli indiani Cahuilla, apprezzavano le virtù curative delle fonti termali del canyon, la cui parte più bella si trova a circa 10km a sud, nel territorio dell’Agua Caliente. Intorno alla cittadina, che conta oggi 36.000 abitanti, crescono datteri, alberi di agrumi, carciofi e alberi di noci. Lungo il Palm Canyon Drive, al centro della città, ci si può dedicare allo shopping di lusso, mentre non lontano si trovano vette montane ricoperte da nevi perenni. L ‘Aerial Tramway , funivia che raggiunge 2597 metri di altezza; durante il tragitto si gode di una bellissima vista sulle frastagliate cime delle San Jacinto Mountains, un vero paradiso per gli appassionati di sci da fondo e di passeggiate tra i monti grazie a una rete di 50 km di sentieri che le attraversano. 

Situata tra le montagne di San Gabriel e l'oceano Pacifico LOS ANGELES è una delle città più vaste e popolate del mondo; con i suoi dieci distretti principali dedicati allo shopping, un'incredibile varietà di spettacoli di danza, musica e teatro, parchi di divertimento, manifestazioni sportive, produzioni televisive e cinematografiche, Los Angeles è l'indiscussa capitale mondiale dell'industria ricreativa. I quartieri alla moda della zona ovest della città, famosi per lo 'shopping 'e nell' elegante e sfarzosa Beverly Hills, la Rodeo Drive, la strada con i negozi più esclusivi degli Stati Uniti, conta più di 95 boutiques di stilisti, gallerie d'arte e ristoranti. E' un vero e proprio invito al passeggio.

Molti personaggi celebri in tutto il mondo hanno la loro dimora a Beverly Hills: basta un breve visita per rendersi conto del lussuoso stile di vita che si conduce da queste parti.

Hollywood è l'incontrastata capitale dell'industria televisiva e cinematografica; negli Universal Studios, lo studio cinematografico più grande e frequentato del mondo, lo spettacolo diventa realtà. qui si potranno ammirare 'set' e scene di molti dei film più conosciuti, assistere a spettacolari azioni dal vivo e restare affascinati dalla magia degli effetti speciali e delle tecniche cinematografiche.

Ma Los Angeles non è solo questo: Los Angeles è una città giovane con radici antiche: insieme con una moderna architettura, una crescita esuberante e una sete di cultura, ha conservato una serenità spagnola e un interesse storico. Il 4 Settembre 1781, Don Felipe de Neve, Governatore della California, marciò nel sito dell'attuale città e,con solenne cerimonia, fondò : "El Pueblo de Nuestra Senora La Reina de Los Angeles de Porciuncula", ora popolarmente abbreviato in "Los Angeles".

La città ha molti volti: eccitazione, tranquillità, case altissime, 'cottages', stabilimenti ultramoderni di elettronica, eccentriche sette religiose, manie igieniste, sole, 'smog', stelle del cinema e aspiranti stelle, artisti, scrittori, librerie, musei, gallerie d'arte, super-autostrade; Los Angeles è un quadro concentrato degli Stati Uniti.

Il parco è costituito da roccia sedimentaria caratterizzata da starti più o meno evidenti che si sono formati con la deposizione successiva di sedimenti poi andati incontro a un processo di solidificazione che li ha congelati e fissati.

La sua bellezza viene maggiormente apprezzata se si accede al parco dall’entrata est e scendendo poi verso il fondo del canyon, avendo cosi la possibilità di ammirare la successione degli ambienti che si incontrano. In lato il panorama è quello desertico, con cactus e yucca.  

È il luogo più arido degli Stati Uniti, al confine tra la California e il Nevada: un'immensa area ricoperta di sale, situata sotto il livello del mare e dalle condizioni di vita impossibili: caldissima d'estate e mite d'inverno con scarse precipitazioni annue.

Picchi rocciosi e dune di sabbia limitano la vasta depressione centrale dove si trova il punto più basso dell'emisfero occidentale: Badwater, a 86 metri sotto il livello del mare.

Unica zona ricca di sorgenti - Furnace Creek - è un'oasi di verde nella Valle, tra le palme e gli oleandri e vi si trovano alberghi, campeggi e perfino un campo da golf. 

L’ex città dei cercatori d’oro e d’argento (11.400 abitanti) attira moltissimi turisti grazie alla sua affascinante posizione naturale sulle pendici delle San Juan Mountains, nel sud del Colorado.

Nel suo grazioso centro storico in stile vittoriano si trovano, dietro le antiche facciate degli edifici, piccoli negozietti e antichi alberghi, come per esempio lo Strater Hotel con il suo Diamond Circle Theater e soprattutto il Silverton; in mezzo a questa paesaggio si fa sentire anche l’acuto fischio dell’antica locomotiva a vapore che preannuncia la partenza del treno.

Passando per la strada statale 550, che si arrampica sulle montagne, si raggiunge Ouray (sorgenti calde) e Silverton.

A 58 km a est della città si trova il Mesa Verde National Park.

MESA VERDE, definizione antico-spagnola di "Grande Tavola" è un vasto altopiano che si eleva ad un' altezza che varia dai 1.500 ai 2.000 piedi ( 460 / 610 metri ) al di sopra della immense valli che lo circondano.

Dimora degli Indiani Pueblo, contadini, per oltre otto secoli, è famosa per i ben conservati insediamenti abitativi pre-Colombiani, costruiti in pietra e inseriti negli anfratti delle grandi mura dei 'canyons'.

A causa della fragilità di questi reperti in pietra, una severa regola del Parco, impone la visita solamente in 'tours' accompagnati dai 'rangers'.

Informazioni in proposito possono essere assunte al Visitor Center all'entrata del Parco.

“The Different City” è il nome che si attribuisce con orgoglio a questa città, sede del governo dello Stato del New Mexico: situata ai piedi delle Sangre de Cristo Mountains, la cittadina (50.000 abitanti) è infatti rocca di tradizioni e – grazie alla sua caratteristica architettura e a un riuscitissimo miscuglio tra le culture indiana, spagnola e anglo-americana – emana realmente un’atmosfera affatto particolare, mentre l’University City of New Mexico e un rinomatissimo teatro dell’opera ne fanno un centro di alto livello culturale.

Nel 1609 furono poste le fondamenta del palazzo dei governatori spagnoli che ancora oggi si erge sul lato ovest dell’ombrosa Plaza nel cuore della città.

Considerando la più antica costruzione pubblica degli Stati Uniti, il palazzo fu fino al 1909 sede della rappresentanza dell’impero spagnolo, quindi dei messicani e infine dell’amministrazione federale degli USA; oggi ospita l’edificio marrone del Museum of New Mexico, che vanta una vasta collezione di arte indiana del sud ovest.

Sotto le arcate del museo gli indiani provenienti dai vicini pueblos della Plaza si vede la cattedrale neoromanica di St. Francis de Assisi (Cathedral Place), costruita tra il 1869 e il 1884 sotto l’arcivescovo John Baptist Lamy.

A sud dell’antico Hotel La Fonda si scorge l’Our Lady of Light Chapel, che vale la pena di visitare per la scala a chiocciola di legno che sale fino al coro della chiesa senza nessun punto d’appoggio.

Dall’altra parte del Rio de Santa Fe si trova il quartiere storico di Barrio de Analco, la cui casa più antica sembra risalire al XIII secolo.

A est di De Vargas Street si giunge a Canyon Road: lungo questa strada, un tempo passaggio dei mercanti che si recavano a Pecos, si trovano diverse casette molto pittoresche, gallerie e studi artistici.

Molto interessante è l’architettura dello State Capitol, costruito del 1966 e caratterizzato da fregi che ricordano quelli dei luoghi sacri indiani (Kiva).

Che l’evangelizzazione degli indiani non sia stata scevra di conflitti e resistenze da parte di questi ultimi, è provato dal ritrovamento archeologico del Pecos National Monument.

Qui vennero portate alla luce le rovine di due missioni, la più recente delle quali era stata costruita sulle fondamenta della più antica.

Il primo convento fu distrutto nel 1680 dagli indiani ribelli, i quali costruirono sulle rovine un Kiva a sua volta distrutto ad opera degli spagnoli che, riconquistata la zona, ricostruirono un altro convento.

Oggi, gli scavi mostrano i resti delle costruzioni indiane e spagnole che convivono pacificamente le une accanto alle altre.

Sedona, cittadina misteriosa tra le rocce rosse d’Arizona, circa a metà strada tra Flagstaff e Phoenix, nascosta tra vertiginosi canyon di roccia rossa e lussuosi boschi verdeggianti. Il fascino irresistibile di questo luogo, il suo rapporto endemico con la natura circostante ha, per molte persone, una caratura addirittura spirituale: si dice che in questo angolo d’Arizona la terra sprigioni vortici di energia di grande potenza. Prova ne è che Sedona è diventata, nel tempo, una delle capitali della cultura new-age, attirando artisti (Max Ersnt, tra gli altri), “santoni” e anime sensibili allo “Spirito della Natura”.

Che si voglia credere o no a tali facoltà vibrazionali, una cosa è innegabile: Sedona è davvero un posto speciale, e questo è dovuto alla sua incredibile posizione nel contesto naturale. L’Oak Creek ha scavato un canyon e la strada che se ne è ricavata (la AZ-89A, alternativa alla I-17 S, la via più diretta a Phoenix da Flagstaff) è una delle scenic road più belle di tutta la West Coast: chi la percorre non riesce a resistere al richiamo del paesaggio circostante e spesso si ferma per fare qualche fotografia o per concedersi un bagno nel fiume che scorre accanto alla strada. All’estremità meridionale di questo canyon si trova per l’appunto la nostra bella cittadina.

La città è circondata da monoliti, palazzi rocciosi e altre surreali forme di pietra rossa. Assolutamente imperdibile la Chatedral Rock.

Bell Rock, un ciclopico monolite rosso ben più compatto della Cattedrale. Si può raggiungerne la base o avventurarsi su un sentiero grazie al quale si possono raggiungere altri tre livelli di altitudine: Lower Bell Rock Trail (facile), Upper  Bell Rock Trail (media difficoltà), The Final Ascent (difficile e pericoloso).

Sentieri da percorrere come Boynton Canyon Trail, Boynton Pass Vortex, Enchantment Resort, offrendo contrasti cromatici eccezionali tra il rosso acceso e il verde brillante degli alberi.

Oltre al grazioso, e un po’ turistico, centro cittadino di Sedona, con i suoi ristoranti, le gallerie d’arte e locali eclettici vicino al lungofiume, c’è un luogo di interesse più unico che raro da queste parti: una cappella cattolica incastonata nel panorama di roccia rossa, a dominare tutta la città: la Chapel of the Holy Cross.

Questo monumento è un po’ il simbolo della Sedona a misura d’uomo: se nei dintorni a farla da padrona è la natura più fantasiosa e selvaggia, qui si è pensato di costruire un edificio sacro in stile contemporaneo che esprimesse il profondo legame tra natura e religiosità, tra uomo e Terra. La Chapel of the Holy Cross è una cappella cattolica, ma, secondo le intenzioni del suo costruttore, Marguerite Brunwig Staude, era pensata come punto di riferimento universale per tutte le religioni e le credenze. Il colpo d’occhio su tutta Sonora che si gode dall’altura in cui si trova la cappella è difficile da rendere a parole!

Anche Sedona ha il suo ponte di roccia, e si chiama Devil’s Bridge.

All’interno della riserva Navajo (160 km a nord ovest della città di Gallup/New Mexico) si ergono – fino a 300 metri al di sopra della valle – le pareti rocciose e rossastre di questo canyon; a tre chilometri dalla piccola cittadina di Chinle si trovano il Visitor Center con un piccolo museo e l’ingresso al parco; (possibilità di effettuare giri in jeep attraverso il canyon).

Molto caratteristici e interessanti sono i “cliff dwellings”, costruiti dagli indiani Anasazi nelle grotte a 1300 metri di altezza: si tratta delle rovine di un antico villaggio indiano, tra le cui costruzioni più importanti ricordiamo: White House, Antelope House e Standing Cow.

Nella vicina Mummy Cave sono state addirittura ritrovate alcune mummie ben conservate.

Senza l’aiuto della guida Navajo i visitatori possono percorrere solo il sentiero lungo 1,6 km che conduce a White House Rim (deviazione sulla South Canyon Road).

Si consiglia anche un giro lungo il South Rim fino a Spider Rock Overlook (32 km dal Visitor Center), dove è possibile godere di una splendida vista sui lunghi e sottili monoliti che si ergono dalla base del canyon.